Un unico spettacolo quest’anno alla rassegna teatrale estiva presso la Corte Le Giare di Ragazzola. Nello spazio all'aperto andrà in scena sabato 24 giugno alle ore 21.30 “Italia-Brasile 3 a 2. Il ritorno“ di Davide Enia. Un’epica partita della Nazionale, durante il mondiale di calcio del 1982, offre all’attore palermitano lo spunto per rievocare il ricordo, intriso di gioia, di quella vittoria. Ma quanto siamo cambiati noi, e il mondo, da allora? Cosa resta delle voci, delle gesta dei tanti protagonisti di quella avventura? Davide Enia, tra i più potenti narratori del nostro tempo, accompagnato dalle musiche di Giulio Barocchieri e Fabio Finocchio, abbraccia dopo venti anni uno degli spettacoli che lo hanno fatto amare dal pubblico. Ora c’è qualcosa che appartiene a una dimensione più profonda e misteriosa, legata a doppio filo con l’essenza del teatro stesso: il rapporto tra i vivi e morti. La presenza di chi non c’è più continua a vibrare da questa parte della vita, si impone nella memoria, segna traiettorie nel futuro. Tanti protagonisti di quella memorabile partita sono mancati: è morto Paolo Rossi, è morto Enzo Bearzot, è morto Socrates, è morto Valdir Perez. Eppure i loro occhi, le loro voci, le loro gesta continuano a ripresentarsi come presenze vive, scena dopo scena, parola dopo parola, gol dopo gol. “Italia-Brasile 3 a 2” è dunque una storia privata e collettiva, un viaggio nel passato che assume la forma dell’affabulazione e del cunto siciliano, è un concerto di sentimenti e di nostalgie, di risate e di pianto. Gli undici giocatori diventano eroi omerici dell’epica classica che rivivono nel gesto estetico, nei caratteri dirompenti, nella ricorrenza degli epiteti, nel prato verde di un campo in luogo di quello di battaglia, là dove biografie disunite trovano una coesione e le appartenenze locali si fanno universali, dove il grandangolo della storia apre il varco temporale attraverso cui da uno spiazzo di periferia povera dove vola un pallone calciato senza scarpe si raggiunge un campionato del mondo, dall’infanzia si conquista l’età adulta, da una televisione sistemata nel salotto di una piccola casa in un quartiere di Palermo la partita vista in casa propria diventa il vero evento in mondovisione.