Venerdì 19 maggio si è tenuto a San Gemini (Terni) il primo di una serie di incontri dedicati al tema della Gerusalemme Liberata. Organizzato dal Gruppo Tacconi-Ottelio, il seminario, che ha visto come relatori Maria Celeste Cola, Amnon Dion e Giorgio Baratti, ha presentato le linee di un progetto di studio e valorizzazione dell'opera del Tasso che, partendo dal San Gemini e dal ciclo della Gerusalemme che decora la galleria al piano nobile di Palazzo Santacroce, intende estendere l'invito a tutte quelle istituzioni italiane, sia pubbliche e private, che conservano cicli di affreschi o cicli pittorici ispirati al Tasso. Il recente acquisto da parte del Gruppo Tacconi-Ottelio di un numero già cospicuo di edizioni antiche di Gerusalemme rappresenta un ulteriore incentivo allo studio e alla collaborazione con tutte quelle istituzioni di rilevante valore librario che conservano le edizioni del Tasso; dalla Biblioteca Angelo Mai di Bergamo dove, come è noto, ha sede il Centro Tasso che possiede la più ricca raccolta di edizioni antiche alle biblioteche di Ferrara, Mantova e Sorrento.
Con l'obiettivo di creare una rete dei luoghi del Tasso in Italia, il progetto si propone di realizzare una serie di incontri con i curatori ei conservatori di opere straordinarie sparse in tutta Italia; da Villa Valmarana ai Nani presso Vicenza, a Palazzo Bentivoglio a Gualtieri, fino a Genova, Firenze, Roma, Napoli e Conversano in provincia di Bari. Pari attenzione sarà riservata nei prossimi incontri agli storici della letteratura, della musica e del teatro con l'intento di approfondire il tema nelle sue molteplici esperienze artistiche tra Seicento e Novecento; dalla celebre musicazione del Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi nel 1624 commissionata da Girolamo Mocenigo in occasione del Carnevale di quell'anno a Lully, Rossini e Dvorak.
L'incontro è stato anche l'occasione per mostrare al pubblico l'edizione in folio della Gerusalemme illustrata da Giovan Battista Piazzetta che uscì a Venezia per i tipi di Giovan Battista Albrizzi nel 1745 e fu fondamentale fonte di ispirazione per i principali artisti della città lagunare in particolare per Giovan Battista Tiepolo che si ispirò al poema nelle sue opere vicentine oltre che veneziane, ma anche per numerosi altri pittori italiani del Settecento e per la maggior parte dei cicli settecenteschi tra cui quello di palazzo Corsini a Roma dipinto in immensi succhi d'erba di Ginesio del Barba.
Accanto a Maria Celeste Cola c'era Amnon Dor, collezionista di mappe e carte antiche con particolare riferimento alla Terra Santa, che ha puntualmente illustrato e chiarito i luoghi, le architetture e le città che fanno da sfondo sia alle edizioni illustrate di Gerusalemme, sia in primis al 1590 di Bernardo Castello, tanto quanto agli affreschi della galleria di palazzo Santacroce ai quali il committente affidò nel 1739 il ruolo di autorappresentazione di guerriero "cristiano" al fianco del pontefice e nuovo feudatario di San Gemelli.
A chiudere l'incontro è stato chiamato l'antiquario milanese Giorgio Baratti, che, partendo da un'analisi della situazione del mercato dell'arte in epoca moderna, ha rilevato l'importanza del collezionismo di disegni, incisioni e libri antichi nel mondo contemporaneo.