Un traffico illecito di rifiuti metallici tra l’Italia e la Svizzera lo hanno scoperto i Carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Novara, gli investigatori nei giorni scorsi nell’ambito di un’inchiesta che andava avanti da alcuni mesi hanno perquisito due abitazioni, le sedi di sei ditte attive nel commercio di metalli e due siti industriali. L’indagine è scattata dopo che i carabinieri hanno individuato un capannone nel territorio del comune di Gattico, in provincia di Novara, un transito anomalo di automezzi con targa svizzera che trasportavano metalli. Durante le indagini, svolte anche con l’ausilio di telecamere, è stato accertato che il capannone fosse utilizzato illegalmente da due ditte controllate da altrettanti cittadini italiani residenti in provincia di Novara. Le perquisizioni sono state effettuate nelle abitazioni private dei presunti responsabili, nelle sedi delle società coinvolte e in due impianti che si trovano nelle province di Vercelli e Verbania. I carabinieri hanno sequestrato apparati informatici, smartphone e documentazione che attesta le operazioni di commercio di rifiuti metallici, gli inquirenti stanno cercando di accertare se ci sono ulteriori persone e ditte coinvolte nella vicenda.